Il 10 novembre 2023 è stata formalizzata la dichiarazione d’intenti tra l’Italia e la Svizzera riguardante la regolamentazione del regime fiscale per i lavoratori frontalieri che svolgono attività in modalità agile. Questa dichiarazione d’intenti, chiarita come non costituente un accordo internazionale con conseguenti diritti e obblighi, riflette i principi dell’accordo stipulato tra le rappresentanze dei due Stati il 23 dicembre 2020 a Roma.
L’emergenza Covid ha aumentato l’attenzione sull’impatto fiscale delle attività svolte in modalità agile da parte dei frontalieri, portando Italia e Svizzera a rivedere le specifiche prescrizioni per tali lavoratori che si caratterizzano per continui spostamenti tra i due Paesi.
La dichiarazione affronta le questioni più delicate riguardanti le prestazioni dei frontalieri, stabilendo un limite massimo del 25% per il periodo di lavoro svolto in modalità agile rispetto al totale dell’attività lavorativa dipendente. Nel caso in cui si verifichi questa condizione, i redditi generati durante il lavoro agile sono soggetti alle disposizioni specifiche per i frontalieri.
Si ribadisce l’intenzione di raggiungere accordi amichevoli per i periodi compresi tra il 1° febbraio 2023 e il 30 giugno 2023, e coerentemente per quelli tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2023.
Infine, si sottolinea che per coloro che erano già in modalità agile al 31 marzo 2022, la soglia per il periodo di lavoro da remoto è aumentata al 40%.